1997, 5 Febbraio, Oceano Pacifico - Il "Bloop"

Mostro marino o ghiaccio che si sfalda?

1997, 5 Febbraio, Oceano Pacifico - Il "Bloop"

Era il 1997 quando gli scienziati del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) captarono, grazie agli idrofoni installati nel Pacifico, un insolito e potentissimo suono (udibile in un raggio di ben 5000 Km) che, a detta di alcuni, sarebbe stato causato da una gigantesca creatura marina sconosciuta.

Lo strano suono venne battezzato "Bloop". L'esatta data del fenomeno è incerta, ma il file audio rilasciato dal NOAA porta il nome 1997253230100 e, dalle prime cifre, si può evincere la data del 5 Febbraio 1997. L'origine della formidabile vibrazione fu localizzata nell'oceano pacifico del sud, a circa 2500 Kilometri a largo della costa del Cile, in Sud America, alle coordinate approssimative di 50° Sud e 100° Ovest. Il misterioso suono a bassissima frequenza fu captato diverse volte dall'Equatorial Pacific Ocean autonomous hydrophone array, un sistema autonomo comprendente diversi idrofoni (microfoni sottomarini) sviluppato dai laboratori del NOAA per monitorare fenomeni sismici e migrazioni di cetacei ed incrementare la potenza dello U.S. Navy Sound Surveillance System, sistema adibito al rilevamento dei sottomarini sovietici. Secondo le prime indiscrezioni dal NOAA, questo suono salì rapidamente di frequenza per oltre un minuto, con un'ampiezza tale da poter essere captato da diversi strumenti fino a 5000 Kilometri di distanza.

Lo spettrogramma del suono conosciuto come "bloop".
Lo spettrogramma del suono conosciuto come "bloop". Ascolta il file audio....

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Il dottor Christopher Fox, del NOAA, dichiarò di ritenere che l'origine del Bloop non poteva essere artificiale, come un'esplosione o un sottomarino e non poteva neanche essere ricondotta ad un fenomeno geologico noto, come un terremoto o un'eruzione vulcanica. Sul sito del NOAA è possibile scaricare il file audio della registrazione; la riproduzione è stata velocizzata (16x). Ascolta il file audio...

Lo spettro di frequenze del bloop faceva pensare ad un suono emesso da un animale; tuttavia anche questa ipotesi non poteva essere presa in considerazione dagli scienziati a causa dell'incredibile potenza riscontrata. Il bloop, infatti, fu diverse volte più potente del richiamo della balenottera azzurra, la quale è l'animale più grande fra quelli conosciuti e quello dal verso più rumoroso. Sembrava, quindi, un mistero dalle implicazioni sconcertanti e, naturalmente, la stampa e i blog cominciarono a ricamarci sopra. Ad attirare l'interesse del grande pubblico fu soprattutto una strana coincidenza: il luogo dove si ritiene abbia avuto origine il bloop, si trova a circa 1700 Km dalla immaginaria città sommersa di R'lyeh che, nel famoso romanzo di Howard Phillips Lovecraft "Il richiamo di Cthulhu", è la dimora del malvagio dio Cthulhu, dalle sembianze di un gigantesco polpo mostruoso.

Quella del Bloop, comunque, non fu l'unica volta che le attrezzature del NOAA captarono suoni non identificati: vi furono anche i cosiddetti Julia, Train, Slow Down, Whistle, e Upsweep.

Posizione approssimativa del fenomeno che ha originato il suono noto come Bloop
Posizione approssimativa del fenomeno che ha originato il suono noto come Bloop.

Diversi mesi dopo il rilevamento, il dottor Christopher Fox ventilò l'ipotesi che il bloop potesse essere stato causato da un eccezionale distacco di ghiaccio dal continente antartico, ma le sue parole vennero travisate dal giornalista David Wolman che, in un articolo, sostenne l'idea che il suono fosse da attribuire ad un animale marino sconosciuto molto più grande di una balenottera azzurra o, magari, dalle capacità "canore" più sviluppate.

Ad oggi, la versione ufficiale sostenuta dal NOAA è quella secondo cui il bloop fu prodotto dallo sgretolamento di un grosso iceberg che, probabilmente, si trovava fra lo Stretto di Bransfield e il Mare di Ross o vicino Capo Adare. In un'intervista con Wired.co.uk, il sismologo Robert Dziak, anch'egli del NOAA, affermò che la frequenza e la durata del bloop erano in effetti riconducibili ad un fenomeno di questo tipo, come appurato dalle ricerche acustiche effettuate (sempre dal NOAA) nello Stretto di Bransfield e il Canale di Drake dal 2005 al 2010. Questo dovrebbe escludere l'ipotesi di un animale sconosciuto, salita alla ribalta anche a causa del fatto che l'alta velocità di riproduzione del file audio presente sul sito del NOAA, fa assomigliare il suono al verso di un animale; se si ascolta la registrazione a velocità normale, invece, il suono assomiglia più a quello di un terremoto.

Nonostante la questione del bloop sembri chiarita, la probabilità di scoprire nuove specie marine, anche di grandi dimensioni, è tutt'altro che bassa: non ci dimentichiamo che il 95% degli oceani della terra restano ad oggi inesplorati. A dimostrazione di ciò, si può pensare al fatto che il primo esemplare di Mesoplodon traversii, un cetaceo odontoceto, ha fatto la sua comparsa su una spiaggia della Nuova Zelanda solo nel Dicembre del 2010. Prima di allora, nessun essere umano aveva potuto ammirare questo animale.

Fonte:
www.inspiegabile.com

Redazione

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