Criptozoologia

Anche se piccolissimi paragonati agli oceani, i laghi della terra riescono ancora a custodire i propri segreti: Nessie, il leggendario Mostro di Loch Ness, è stato uno dei capostipiti della criptozoologia. Naturalmente, non è l'unico mostro lacustre che fa ancora parlare di sè. L'ecosistema di alcuni laghi è rimasto quasi isolato dal resto del mondo da tempi antichissimi. Possibile che alcvune specie preistoriche abbiano trovato rifugio in queste "isole d'acqua" per arrivare fino ai nostri giorni?

Nei tempi antichi, l'uomo si è dedicato principalmente alla scoperta ed esplorazione delle terre emerse. Il mare, le cui sconfinate profondità abissali incutono ancor oggi paura, era più che altro considerato un mezzo per raggiungere terre lontane; non c'è da meravigliarsi quindi che l'inquietudine instillata nei cuori dei marinai da quell'infinito orizzonte blu sia stata foriera di deliranti storie circa leviatani e mostri marini. Non è detto però che tra gli innumerevoli riferimenti a incontri con creature bizzarre presenti nella storia della navigazione, non vi siano testimonianze veritiere.

Sarebbe ingenuo asserire che tutte queste testimonianze siano frutto di carenza di rigore scientifico, allucinazioni o più semplicemente storie raccontate per attirare l'attenzione: non ci dimentichiamo che ogni giorno nel mondo vengono scoperte in media dagli zoologi dieci nuove specie animali (specialmente insetti). Se da un lato abbiamo una vasta conoscienza delle aree civilizzate del nostro pianeta, vi sono luoghi, come ad esempio la foresta Amazzonica, di cui sappiamo ben poco: fra le fitte e intricate fronde della rigogliosa vegetazione potrebbero trovare riparo dall'occhio umano ben più che piccoli coleotteri.

Bigfoot, tradotto in italiano "Piedone", detto anche Sasquatch o Momo: chi non ne ha sentito parlare? Si ritiene essere una creatura scimmiesca antropomorfa e conta centinaia di avvistamenti nelle foreste dell'America settentrionale e del Canada, comprovate da foto, video e impronte. Molto simile appare lo Yeti, ripetutamente avvistato sulle montagne del Nepal o all' Alma (in mongolo "uomo selvaggio") che invece si dice abiti le alture Mongole. Tutte le creature citate sin ora hanno qualcosa di molto importante in comune: Sembrano essere, infatti, l'anello evolutivo mancante che separa l'uomo dalla scimmia.

Nella sezione archivi è possibile consultare i singoli casi di avvistamenti. Nell'archivio fotografico sono presenti diverse foto commentate e l'archivio video contiene le prove filmate degli avvistamenti più importanti.