A Cura di Onofrio Di Lorenzo
Alieno, altro, diverso; scrutiamo il cielo e li immaginiamo, li avvistiamo sulla terra e ci spaventiamo; ma cosa c'è dietro questi incontri ravvicinati? Il desiderio di contatto con una nuova civiltà o quello di fuggire dalla nostra?
Giorni fa sfogliavo un catalogo degli avvistamenti di extra terrestri sul suolo italico. Con molta simpatia e un pizzico di tenerezza, mi sono avventurato in questa catalogazione “etnografica” in salsa aliena di una miriade di “contatti ravvicinati” dagli anni 50 ad oggi. Non ho potuto fare a meno di constatare la stupefacente evoluzione della visione degli ET di “noialtri” : snelli astronauti dagli scafandri diversi al variare della regione di avvistamento, figure antropomorfe dalle estremità simili a trampoli, uomini scimmia o con il mantello e infine la solita visione angelica stavolta discendente da un ufo e non dal regno dei cieli. Insomma regione che vai alieno che trovi!
Tornando a noi, il rapporto con l'inspiegabile e il non umano, ieri e oggi, è stato attraversato da sfumature che, in maniera più o meno evidente, hanno contribuito a creare determinati stereotipi dell'extraterrestre. Da 50 anni a questa parte, possiamo tracciare,senza troppi problemi, una precisa mappatura dello sviluppo della figura dell'extraterrestre nel nostro immaginario.
Da 'La Terra contro i dischi volanti' a 'X-Files', non sono trascorsi soltanto 50 anni di cinema fantascientifico, ma anche una gran quantità di avvistamenti, sempre più complessi e sempre più dettagliati; frutto di un affinamento dell'immagine dei dischi volanti e delle creature che li popolano. Insomma un apparente e casuale filo conduttore, collega sempre più complesse sceneggiature cinematografiche ad avvistamenti sempre più stupefacenti, a cerchi nei campi (Crop Circles) e ad improbabili rapimenti a scopi pseudo scientifici.
Spingendo lo sguardo più lontano, dietro le linee dell'umana percezione del vero o del mistificatorio, mi rendo conto, alla luce della nostra storia, che noi “terrestri” abbiamo avuto sempre quella naturale propensione a guardare verso l'alto. Dai Sumeri a Galileo passando per Tolomeo e altri dotti e astronomi, le stelle sono state per noi fonte inesauribile di idee, teorie, sogni e fantasie; che dalla mitologia alla scienza e infine alla fantascienza, stupiscono e appassionano ogni giorno il mondo intero.
Fonte:
www.inspiegabile.com