Sogno o Incontro Ravvicinato?
Milano, astate del 1989. Giuliana Farsetti si sveglia di colpo mentre dormiva con il suo compagno a causa di un forte raggio di luce blu che penetra dalla finestra; la tapparella era leggermente alzata e la luce filtrava dal basso. La donna si alza per vedere che succede e va alla finestra ma appena tocca con la mano destra la corda della tapparella avverte una violenta scossa che la fa tremare e le impedisce di staccare la mano. Prova a chiamare il marito ma non riesce a parlare; a questo punto con uno sforzo alza di poco la tapparella e scorge all'esterno un disco volante.
La donna racconta: «Come ho preso la tapparella, ho sentito come una corrente, corrente forte, non dolorosa. Non riuscivo a staccare la mano. Ero scossa come da brividi, una sorta di scarica elettrica che mi faceva tremare tutta e mi teneva attaccata. Ho capito benissimo che c'era qualcosa di molto strano. Una sensazione che avevo dentro, che c'era qualcosa al di là della finestra. Ho cercato di girarmi verso il letto per chiamare mio marito ma non ci sono riuscita perché non mi uscivano le parole. Io ero come paralizzata. Ero ancora con la mano attaccata. Era come se non riuscissi a staccarla. Volevo dirli "Alzati, svegliati" e mi sono resa conto che non riuscivo a parlare. Però non avevo paura...
Con uno sforzo sono riuscita a tirar su la tapparella, a un metro, un metro e mezzo (se buttavo fuori un braccio lo toccavo) c'era un oggetto non grandissimo, 3/4 metri di diametro, color canna di fucile. Non era altissimo, alto da terra sul metro e 70. Aveva una base rotonda bombata e sopra una cupola e tra la cupola e la base c'era una scanalatura di 30 cm. Gli uscivano fuori come dei fili colorati, dei raggi fosforescenti bianchi, colorati. Tanti. Come fili, sottilissimi. Mentre guardavo, le scariche elettriche sono passate, ma non riuscivo a parlare. Non so dire quanto tempo sia durato. Poco dopo l'oggetto si é alzato ed é andato»
E precisa: «Si é alzato di un po' di metri. Io sono tornata a dormire e sono riuscita a parlare. Ho svegliato il mio compagno, gli ho detto: "Sveglia! C'è un disco volante!". Ma lui mi ha risposto: "Dormi, dormi, hai sognato". Non mi ha prestato nessuna considerazione. La mattina gliel'ho ripetuto e lui mi ha detto: "Si, stanotte ho visto che ti sei agitata". Era un fatto talmente eccezionale da esser fissato nel calendario, ma io l'ho solo raccontato al mio compagno e a mio figlio».
Fonte:
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