Lo strano fenomeno dei Cerchi nel Grano
Il 1987 fu un anno ricco di avvistamenti ufo; gli strani oggetti venivano filmati e fotografati a centinaia in tutto il mondo. Fu in quel periodo che in Gran Bretagna, nei campi di grano della Scozia, cominciarono ad apparire strani disegni circolari. Il primo ad accorgersene fu l'agricoltore Ian Stevens di Headbourne Worthly che, mentre lavorava nel suo campo di grano, si ritrovò improvvisamente all'interno di un anello perfetto. Le spighe erano piegate doncemente in senso circolare; nessuna di queste era stata spezzata. Andando avanti l'agricoltore si accorse di una serie di anelli più piccoli, che descrivevano una figura complessa.
La vicenda vanne dimenticata fino a quando, nell'estate del 1981, il ricercatore inglese Pat Delgado denunciò il fatto alla stampa:
«Mi chiesero cosa ne pensassi delle misteriose impronte che saltavano fuori nei campi coltivati, piegando ma mai distruggendo vegetazione e raccolti. Lì per lì non sapevo cosa rispondere. Non esistevano, nella letteratura ufologica, notizie su questo stranissimo fenomeno. L'unico caso documentato in modo approssimativo riguarda un cerchio trovato a Tully, in Australia, nel 1966. Da allora nessuno si era mai preso la briga di approfondire la ricerca. Mi recai dunque a Cheesefoot Head e mi ritrovai a contemplare dall'alto un grande campo con tre grosse impronte circolari, causate dall'appiattimento del raccolto. Fu un'impressione profonda e sconvolgente. Quale forza poteva aver provocato un simile fenomeno?»
Da quel momento Delgado, con la collaborazione dell'ingegnere elettrotecnico Colin Andrews, cominciò a catalogare le centinaia di crops che dal 1981 hanno costellato le messi del Regno Unito. Successivamente il fenomeno si è espanso: non più limitato al Regno Unito si hanno notizie di casi in Svizzera, Germania, Belgio, Italia, Ungheria, Afghanistan, Giappone, Australia, Canada, Brasile, CSI e America con disegni sempre più elaborati e complessi. Fin dal 1985 sono apparse forme fra le più curiose quali croci celtiche, simboli religiosi, frattali, simboli sumeri, chiocciole, alberi della vita, sistemi planetari e perfino figure umane.
All'interno delle figure sembra agiscano forze misteriose: a parte le testimonianze dei sensitivi che vi sono entrati, sussistono anche prove scientifiche quali residui di microonde e uno strano rumore di fondo captato dai registratori acustici. Il fenomeno comunque affonda le sue radici nell'antichità: una tavoletta medievale infatti riproduce la formazione naturale di un crop circle (che in inglese significa cerchio nel grano) durante l'invocazione di una sacerdotessa druida, come pure da una stampa del 1678 circa un misterioso diavolo mietitore che la notte si divertiva a piegare il grano a cerchio. Ma fu a settembre del 1991 che Douglas Bower e David Chorley, due anziani burloni, confessavano di essere gli autori dei cerchi. Confessarono ai redattori del quotidiano londinese Today quanto segue:
«Tutto cominciò dopo quegli avvistamenti UFO nel 1978. Decidemmo di fare uno scherzo e cominciammo col disegnare un progetto dettagliato delle impronte da lasciare in un campo. Ne scegliemmo uno visibile dall'alto, quello di Cheese Head, sopra il quale passa una strada. Ci siamo andati di notte armati di un gomitolo di spago e di alcune assi di legno. Uno di noi faceva da fulcro e l'altro si muoveva su una traiettoria circolare, piegando il grano con l'asse. Noi abbiamo cominciato e poi altri ci hanno imitato in tutto il mondo. Tutto qui. Lo abbiamo fatto solo per divertirci, ci piaceva ascoltare le speculazioni della gente, specie dopo che Delgado ci ha definito intelligenze superiori extraterrestri. Abbiamo deciso di mettere fine allo scherzo solo adesso dopo avere sentito che il governo giapponese intendeva stanziare diversi miliardi per studiare il fenomeno. Adesso pensiamo che lo scherzo sia andato avanti abbastanza...»
Dopo queste rivelazioni, il fenomeno fu catalogato come una burla, fino a Marzo 2004 quando Michael Hesemann, un antropologo tedesco dimostrò che solo una minima parte dei cerchi poteva essere di fattura umana. Rimanevano quindi per la maggior parte inspiegabili, già dal 1991 infatti, il sociologo Roberto Pinotti si domandava:
«I più recenti rinvenimenti costituiscono una vera sfida ai ricercatori. I cerchi appaiono sempre più complessi e perfetti e gli ultimi ritrovati hanno davvero dello sconcertante: messi insieme compongono delle figure che quasi ricordano dei simboli assimilabili a degli ideogrammi. Lo sono davvero? Qualcuno sta firmando la propria presenza allo scopo di lasciarci dei messaggi?»
Fonte:
www.inspiegabile.com